Caso Armstrong - Hamilton: "Quasi lo compatisco"
«So che è dura, ho mentito a lungo, troppo a lungo. Dopo un po' si comincia a credere alle proprie bugie e lui si è trovato in trappola, quasi lo compatisco».
Tyler Hamilton, in un'intervista alla Cnn, parla in questi termini dell'ex compagno di squadra Lance Armstrong, alla cui squalifica ha contribuito con la sua testimonianza.
«Ho mentito anche dopo la mia positività nel 2004 un po' per non infrangere l'omertà, la legge del silenzio che vigeva, un po' perché c'era una sorta di mafia, di gruppo potente: se dici qualcosa di sbagliato, l'anno dopo resti senza contratto e nessun'altra squadra ti contatta».
Hamilton racconta che erano gli stessi medici a dire «cosa potevano prendere, per quanto tempo e come e se seguivi quelle semplici regole, 99 volte su 100 superavi i test antidoping».
Eppure lo stesso Armstrong risulto positivo a un controllo al cortisone nel '99 «ma fu 'coperto' retrodatando una prescrizione, l'Uci lo sapeva ma lo ha permesso ugualmente».
Intanto lo scandalo Us Postal-Armstrong sta devastando l'esistenza dei componenti della squadra Usa che dominò il Tour de France per anni, secondo l'Usada grazie al doping sistematico.
Hamilton racconta che erano gli stessi medici a dire «cosa potevano prendere, per quanto tempo e come e se seguivi quelle semplici regole, 99 volte su 100 superavi i test antidoping».
Eppure lo stesso Armstrong risulto positivo a un controllo al cortisone nel '99 «ma fu 'coperto' retrodatando una prescrizione, l'Uci lo sapeva ma lo ha permesso ugualmente».
Intanto lo scandalo Us Postal-Armstrong sta devastando l'esistenza dei componenti della squadra Usa che dominò il Tour de France per anni, secondo l'Usada grazie al doping sistematico.
Caso Armstrong - Hamilton: "Quasi lo compatisco"
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