Di Luca: "dovevo pagare io per tutti", poi accusa altri corridori
Dopo aver appreso la notizia della propria squalifica a vita dal mondo delle competizioni, Danilo Di Luca risponde alla domanda sulle sue sensazioni da primo ciclista italiano radiato della storia:
"Era tutto già scritto ed evidentemente dovevo pagare io per tutti. Chi mi conosce davvero sa che nello sport ho vinto quello che potevo vincere, non ho mai vinto una cronometro a 60 all'ora come qualcun altro sta ancora facendo".
Nelle prossime settimane, Di Luca e il suo avvocato Ernesto Di Toni decideranno se ricorrere in appello. Da ricordare che l'abruzzese è risultato positivo all'Epo il 29 aprile 2013 ed inoltre era recidivo.
"Era tutto già scritto ed evidentemente dovevo pagare io per tutti. Chi mi conosce davvero sa che nello sport ho vinto quello che potevo vincere, non ho mai vinto una cronometro a 60 all'ora come qualcun altro sta ancora facendo".
Nelle prossime settimane, Di Luca e il suo avvocato Ernesto Di Toni decideranno se ricorrere in appello. Da ricordare che l'abruzzese è risultato positivo all'Epo il 29 aprile 2013 ed inoltre era recidivo.
Di Luca: "dovevo pagare io per tutti", poi accusa altri corridori
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